Si svolge tra il 14 ed il 16 settembre 2016 il seminario interregionale delle FAI CISL delle regioni del nord. L'evento s'incentra in uno studio di come la nostra federazione si deve operare nel contesto di una crisi che non vede fine vera e propria per dare dignità al lavoro ed ai lavoratori. Ai lavori, oltre alla partecipazione dei dirigenti territoriali delle federazioni di riferimento anche  Berrini ripercorrendo le tappe che hanno portato lo scenario dal 2007 ad oggi, pone una questione quando finirà la crisi? Il convetto di fondo è che la crisi nonnfinirà mai! Il mondo non sta cambiando, il mondo è cambiato. Anche se i livelli economico finanziari tornassero quelli del pre 2007, resterà il fatto che il mondo è cambiato. Non è corretto parlare di globalizzazione, occorre parlare di mondializzazione. La finanza e l'economia deve fare i conti con tutto quello che sta intorno in quanto i contesti le influenzano. La crisi non finirà se continuano ad essere forti le disuguaglianze tra persone. E per ridurre le disuguaglianze serve un sindacato forte. Il sindacato deve rappresentare quella parte del mondo del lavoro che si contrappone all'incapacità della politica di creare soluzioni per ridurre la crisi. L'ultima fase del fenomeno della crisi è l'uscita della Gran Bretagna dalla moneta unica: il popolo britannico a fronte della visione di incapacità della politica europea di far fronte allo scenario di crisi hanno scelto di abbamdonate la comunità europea piuttosto che criticarla dall'interno. Quando l'economia è in mano alla finanza le cose rischiano di non ripartire in quanto non guardano a lungo termine come necessita l'economia reale produttiva