la Pesca in Veneto, quale futuro…
Categoria: News Fai | 30-07-2016
Si svolge a Chioggia (VE) la tavola rotonda sull'importante tema del futuro del comparto della Pesca in Veneto promosso dalla Fai Cisl regionale. Fondamentalmente due i grandi temi posti al tavolo: come affrontare i periodi di fermo pesca vista la fine della cassa integrazione in deroga e il mancato inserimento degli adetti alla pesca nella categoria dei lavori usuranti.L'evento, patrocinato dal comune di Chioggia e coordinato da Pierpaolo Piva - coordinatore settore pesca per la FAI Nazionale, vede la partecipazione di Silvano Giangiacomi - della segreteria della FAI Nazionale, Andrea Zanin - segretario generale FAI CISL VENETO, Giampaolo Veghini e Cavallini Ivano della segreteria regionale FAI e l'On. Gessica Rostellato - Partito Democratico.Nel dibattito si è cercato di trovare risposte sul come fare per dare garanzie retributive e contributive ai lavoratori quando saranno interessati dai periodi di fermo pesca nel contesto in cui la direttiva nazionale non proseguirà con la cassa integrazione in deroga e non prevede ancora la formulazione specifica della cassa integrazione ordinaria. Molta la partecipazione dei pescatori e degli armatori che dalla politica sia nazionale che regionale si aspettano risposte nei fatti.Inoltre si chiederà perchè, a differenza di altri importanti stati europei, i lavoratori della pesca, non possano essere inseriti nella lista dei lavori usuranti. Forse uscire con le imbarcazioni (non da crociera) per più di 12 ore al giorno per molti anni NON E' USURANTE? p. la FAI CISL di VeronaClaudio BernardiLorena Liviero