A Rimini meeting sul  lavoro

Categoria: , | 24-08-2016

A Rimini si svolge, all'interno del meeting 2016, il convegno che mette al centro del discorso il lavoro con le sue sfaccettature. Ai lavori sono presenti Stefano Cerri-Lanza (presidente di GI-GROUP ITALIA e docente universitario), Elena Donazzan (assessore alle politiche del lavoro e formazione della regione Veneto), Salvatore Porrone direttore della nuova agenzia nazionale per il lavoro, Anna Maria Furlan (segretaria generale nazionale della CISL).Cerri-Lanza pone la questione della disoccupazione e soprattutto quella giovanile. "Il lavoro non deve servire per distribuire ricchezza ma per creare ricchezza da distribuire". Specifica l'importante ruolo della formazione per raggiungere questo  traguardo: "il nuovo mondo del lavoro è alla ricerca di professionalità specifiche e le professionalità vanno create e formate".L'assessore Domazzan pone il ruolo delle parti sociali e della loro responsabilità. Accordi importanti, da rispettare e verificare , atti a creare e gestire formazione e lavoro. "Il modello Veneto è un modello misurabile ed esportabile che punta sulla formazione, soprattutto quella professionale" afferma l'assessore. "Il compito della politica è  quello di dare lavoro e non solo sussidi" continua la Donazzan. Salvatore Pirrone , nel cercare di introdurre il ruolo che dovrà avere la nuova agenzia per il lavoro che sostituirà i vecchi centri per l'impiego, spiega ,che la stessa , dovrà avere una identità per rispondere alle esigenze delle imprese e alle necessità dei lavoratori. "La filosofia complessiva è quella di cogliere il meglio delle esperienze delle varie regioni in questi anni, tra cui quella di Veneta Garanzia Giovani". Anna Maria Furlan inizia il suo contributo ripercorrendo la storia recente: "una mattina ci siato accorti che l'idea di poter far soldi senza lavoro ma con la speculazione finanziaria ha portato a qusta profonda crisi che sembra non finire mai". Insiste ponendo l'accento sull'aspetto sociale del lavoro. "Negli ultimi vent'anni non si è dato importanza al lavoro. Basti pensare ai vari tagli nelle varie leggi finanziarie dei fondi sulla formazione, sulla ricerca che servivano per creare sviluppo e di conseguenza competitività." Continua: "dobbiamo, se vogliamo creare responsabilità, far crescere il pensiero di compartecipazione alle scelte dell'impresa anche dei lavoratori". Il sindacato, conclude la segretaria generale della CISL, deve fare ogni sforzo per far ripartire il paese prendendosi le proprie responsabilità di propositività.La segreteria della FAI CISL di Verona 

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